Cosa è il glaucoma


Approfondimenti - Gestione Oculista

Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico sotto forma di una degenerazione delle fibre assonali retiniche indotte un continuo aumento della pressione intraoculare e che si traduce in una progressiva riduzione della funzionalità delle cellule fotorecettoriali sino alla loro totale ed irreversibile degenerazione.

Caratteristica la progressione del danno dalla periferia verso il polo posteriore del bulbo oculare il chè rende spesso inavvertiti i sintomi sino al momento in cui non vengano coinvolte le componenti retiniche maculari. A quel punto la compromissione è di tale gravità da essere fortemente invalidante per in Paziente e non soggetta a possibilità di remissione, da cui la fondamentale importanza della prevenzione ed adeguate terapia e monitoraggio della patologia.

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La pressione endooculare può aumentare tanto per incrementata produzione dell’acqueo (condizione che si manifesta, ad esempio, in corso di flogosi del corpo ciliare quale nelle uveiti anteriori a causa di aumentata permeabilità capillare) che per ridotto deflusso dello stesso attraverso le fisiologiche strutture a questo deputate: per ostruzioni meccaniche (ridotto angolo camerulare per alterazione congenita o cataratta) o determinate da “intasamento” delle stesse (fibrina presente nell’acqueo in corso di flogosi uveale) od ancora per loro degenerazione o per proliferazione neovascolare nelle strutture adiacenti (diabete, trombosi retinica).

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Glaucoma, sintomi, diagnosi, pressione intraoculare, umore acqueo

I fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare il glaucoma od indurne l’insorgenza sono rappresentati dall’età superiore ai 50 anni, i precedenti familiari, la miopia, il diabete, le flogosi uveali, i traumi oculari , la cataratta evoluta ed intumescente, l’uso prolungato od anche episodico (steroid responders) di cortisone, l’ipertensione arteriosa.

Come dicevamo precedentemente la sintomatologia precoce è subdola ed insidiosa limitandosi ad un progressivo restringimento della porzione di spazio periferica alla fissazione centrale percepita dal Paziente (Campo Visivo) senza coinvolgimento precoce dell’acuità visiva ( ciò che si intende comunemente per “vista” ) per cui si diventerà coscienti del danno solo allorchè la degenerazione delle fibre a provenienza maculare indurrà danno centrale ma allora sarà troppo tardi.

Solo in caso di aumento brusco e rapido della pressione endooculare (Glaucoma Acuto) il dolore indotto dalla stessa spingerà il Paziente a rivolgersi alle cure dello specialista il quale formulerà la diagnosi ma si badi che quando tale incremento, anche elevato, dei valori tonometrici (scala di misurazione della pressione endooculare) abbia a determinarsi in maniera lenta e progressiva, il graduale resettarsi della sensibilità algica del soggetto potrà non indurre dolore di tale livello da allarmarlo, con le relative drammatiche conseguenze.



Diagnosi e prevenzione del glaucoma


La diagnosi precoce del glaucoma è assolutamente necessaria per prevenire il danno funzionale campimetrico e la drammatica evoluzione verso la possibile cecità.

Unici presidi preventivi sono rappresentati da una visita oculistica ed esami diagnostici accurati da effettuarsi sempre superati i 40 anni o precedentemente, in caso di familiarità e/o insorgenza di una qualsiasi delle cause predisponenti prima elencate.


Trattamento del glaucoma


Il glaucoma è una patologia oculare curabile e controllabile con una terapia adeguata e monitoraggi continui. La prima scelta terapeutica sono colliri specifici per abbassare la pressione oculare per impedire la progressione del danno del nervo ottico. 

I colliri andranno utilizzati a vita e possono avere effetti collaterali locali quali disturbi irritativi ed arrossamento, cambiamento di colore dell’iride ed anche generali come asma, bradicardia, ipotensione. 

Assolutamente sconsigliabile protrarre l’attesa della terapia chirurgica allorchè si sia verificata l’inefficacia di 2-3 molecole ipotensivanti somministrate in contemporanea in quanto la degenerazione congiuntivale indotta da tali farmaci potrebbe vanificare anche l’efficacia dell’eventuale successivo trattamento chirurgico.


Trattamento Laser del glaucoma


Se la terapia medica non è sufficiente e la forma clinica della patologia lo consente si può ricorre a diverse tipologie di trattamento laser a seconda che il glaucoma sia ad angolo aperto o chiuso. 

L’intervento dura generalmente alcuni minuti ed è totalmente indolore. L’occhio non viene bendato ed è possibile riprendere subito le normali attività.

Quando la terapia medica o i trattamenti laser non riescono a mantenere la pressione oculare nei valori di sicurezza, non vi è altra alternativa che l’intervento chirurgico.

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